Like a rolling stone
“Like a rolling stone”: un colloquio interno tra un Sé più maturo e consapevole, che da oggi si sente pronto ad esprimersi, e quella parte sinora dominante che vive manovrata dagli altri. Con tutta l’energia che una tale affermazione richiede, un’energia che può essere molto utile anche a noi, ora.
A tutto schwa!
Il coaching può essere al centro di quel processo di consapevolezza, che parta dalle differenze e porti a riconoscerle e valorizzarle, piuttosto che a negarle.
A livello individuale, come a livello sociale.
Daltonismo e diversità
Il coaching può essere al centro di quel processo di consapevolezza, che parta dalle differenze e porti a riconoscerle e valorizzarle, piuttosto che a negarle.
A livello individuale, come a livello sociale.
Questioni di puzzle
Oggi rifletto sull’avere dei #modelli a cui ispirarti; aiutano, non c’è dubbio. Possono facilitarci nel mantenere una direzione, un focus.
Controindicazioni? Se numerosi, possono rischiare di mettere in secondo piano la nostra #identità e la nostra unicità.
Famous blue raincoat
“Famous Blue Raincoat”: una meravigliosa canzone di Leonard Cohen, che si presta egregiamente ad un’interpretazione in chiave Voice Dialogue.
Il dito e la luna
Studi e ricerche confermano che un gran numero di lavoratori si disingaggia, rinuncia a un posto “sicuro” o diventa impermeabile a lusinghe che hanno finora sempre funzionato non sotto una spinta reattiva, ma perché ha deciso di scegliere l’azienda per cui lavorare, di selezionarla in base a principi che includono valori e equilibrio vita/lavoro, di non accettare slogan e greenwashing di varia natura.
Il dialogo interno
Un cambiamento radicale non può non attivare sabotatori interni, giudici inflessibili, parti di noi che possono persino arrivare a gioire nell’umiliare il nostro anelito di trasformazione.
L’importanza delle barriere
Ancora oggi, di tanto in tanto, mi imbatto nel suggerimento di NON far valutare al cliente le possibili barriere, i possibili ostacoli.
Io sostengo, invece, il punto di vista totalmente opposto: il mio coaching ambisce all’espansione della consapevolezza del coachee. E le barriere sono un elemento determinante in questo processo.